
Ego X Essenza Divina: lo Sguardo dell’Osservatore
Dentro di noi coesistono due forze: l’ego e l’essenza divina.
L’ego non è un nemico — è una costruzione necessaria, formata dalle esperienze, dalle credenze e dai condizionamenti che hanno modellato la nostra identità nel mondo. È l’“io” che cerca sicurezza, riconoscimento e controllo. Ma quando crediamo di essere solo questo ego, ci imprigioniamo in paure, confronti e narrazioni limitanti.
Gran parte di questa prigionia nasce dal giudizio e dalle aspettative della società. Viviamo cercando di corrispondere a standard esterni di successo, bellezza e comportamento, come se il nostro valore dipendesse dall’essere accettati dallo sguardo degli altri. In questo processo soffochiamo la nostra autenticità — e con essa, la libertà di essere semplicemente chi siamo.
L’essenza divina, invece, è la parte di noi che non si è mai perduta. È la coscienza pura, la presenza silenziosa che osserva senza giudicare, che esiste oltre il tempo e le maschere. Questa essenza non deve essere conquistata, perché è già ciò che siamo in profondità.
Il punto di svolta avviene quando riconosciamo che non siamo la mente, ma l’osservatore della mente. Quando riusciamo a fare un passo indietro e a guardare semplicemente i pensieri — senza identificarci con essi —, apriamo lo spazio perché l’essenza divina si manifesti.
👉 In questo stato di presenza comprendiamo:
È in questo luogo di autenticità che scopriamo la vera felicità ed entriamo in stati di pace costanti. Perché quando smettiamo di vivere per soddisfare la società e iniziamo a vivere a partire dall’essenza, il peso si dissolve — e la vita diventa leggera, semplice e vera.
Vivere è scegliere: seguire l’eco delle aspettative esterne o la voce profonda della nostra essenza.
La pace comincia quando scegliamo di essere noi stessi.